UOMO
TIGRE
Titolo
originale: Tiger Mask Personaggi: Naoto
Date, Daigo Daimon, Kentaro Takaoka, Mister X, Grande Tigre, Re delle Tigri, Grossa
Tigre, Tigre Nera, Giant Baba, Antonio Inoki, Saka Autore: Ikki Kajiwara Produzione:
Toei Animation Regia: Takeshi Tamiya | Nazione:
Giappone Anno: 2 ottobre 1969 Trasmesso in italia: 1982 Genere:
Sportivo Episodi: 105 Durata: 22 minuti Età consigliata:
Adolescenti dai 13 ai 19 anni | I
cartoni animati dell'Uomo Tigre sono stati trasmessi per la prima volta in Italia
su Rete 4 nel 1982 e in seguito su diverse emittenti private regionali. La prima
serie ha inizio in Giappone nel 1969 ed è stata prodotta dalla Toei Animation.
Tratto dal manga di Ikki Kajiwara (storia) e Naoki Tsuji (disegni), i cartoni
animati dell'Uomo Tigre si dividono in 105 episodi sceneggiati da Massaki Tsuji,
per la regia di Takeshi Tamiya e i disegni di Keiichiro Kimura. Da ricordare la
sigla italiana "L'Uomo Tigre" cantata da Riccardo Zara e I Cavalieri
del Re. Per la violenza delle immagini, questo cartone animato è certamente
sconsigliato ai più piccoli, anche se esiste un forte richiamo ai
valori universali come la solidarierà agli emarginati, l'amicizia e la
lealtà sportiva. La
storia dell'Uomo Tigre è quella di Naoto Date, un orfano cresciuto nell'istituto
"Chibikko House", che con l'inganno viene preso da una organizzazione malavitosa
chiamata " La Tana delle Tigri". Il loro scopo è quello di addestrare i
ragazzi alla lotta libera e al wrestling, con dei metodi crudeli e cinici allo
scopo di renderli così feroci da poter guadagnare sulle loro vittorie nei
vari combattimenti. Gli allenamenti sono delle vere e proprie torture, con lotte
all'ultimo sangue e combattimenti contro animali feroci, in modo che possa emergere
il vero campione, per "selezione naturale". Naoto Date riesce a superare
tutte le tremende prove e diventa il primo lottatore della "Tana delle Tigri".
Per nascondere la sua vera identità durante i combattimenti si nasconde
il volto con una maschera di Tigre e si fa chiamare "Tigerman", L'Uomo
Tigre.
Inizialmente l'Uomo Tigre è molto crudele nei suoi combattimenti e nella
violenza riversa tutta la sua rabbia e le sue frustrazioni legate al suo passato,
al punto da essere soprannominato "il diavolo giallo", dal pubblico
che lo detesta, ma presto ci sarà un'episodio che cambierà i suoi
atteggiamenti. Un giorno si reca presso l'orfanotrofio dove è cresciuto e conosce
il piccolo Kenta, un bambino scontroso e ribelle, suo ammiratore che gli ricorda
la sua triste infanzia e rivede se stesso alla sua età. Così decide
di rinnegare la Tana delle Tigri e devolvere l'incasso delle vincite in favore
dell'orfanotrofio, al fine di rendere una vita più dignitosa ai bambini
dell'istituto e in questo viene sostenuto anche da Ruriko, una sua amica d'infanzia
che gestisce la casa degli orfani insieme a Wakatsuki. I
lottatori della Tana delle Tigri, consideratolo un traditore, vogliono la sua
morte pertanto dovrà affrontarli sul ring nel corso delle varie puntate.
I lottatori saranno selezionati e addestrati dal terribile Mister X, un individuo
spregevole e vigliacco. Gli avversari che incotrerà l'Uomo Tigre saranno
uno più tremendo dell'altro come l'Uomo Gorilla, un uomo cresciuto allo
stato selvaggio come una belva e dotato di una forza mostruosa. Maschera d'oro,
dotato di una maschera che emette delle radiazioni in grado di accecare il suoi
avversari. Dracula che come il noto vampiro, succhiava il sangue dei suoi avversari
con terribili morsi. Re Leone il lottatore più forte, Kamikaze l'esperto
di arti marziali, Yeti l'uomo delle nevi e tanti altri. Dopo aver eliminato tutti
questi avversari, l'Uomo Tigre dovrà vedersela con gli stessi capi e maestri
della Tana delle Tigri, quali Grossa Tigre, Tigre Nera e Re Tigre ed infine contro
Mistero Nero, il più potente di tutti, contro il quale darà sfogo
a tutta la sua rabbia. All'interno dell'organizzazione della Tana delle Tigri,
Naoto incontrerà anche persone leali e sincere come il lottatore Daigo
Daimon sopranominato Mister Fudo, che sarà diposto a tutto pur di aiutare
il suo amico, ma purtroppo morirà in combattimento contro la Tigre Nera.
Anche Ken Takaoka, il Demone Giallo diventerà amico fraterno dell'Uomo
Tigre, non prima di averlo odiato in quanto accusato da Mister X di essere l'assassino
di sua madre. Capito l'inganno Ken si schiera dalla parte di Naoto. Visto
il grande successo nel 1981 è stata realizzata anche la seconda serie,
divisa in 33 puntate all'interno della quale ci saranno diversi cambiamenti a
partire dai disegni, più curati e molto meno stilizzati della precedente
versione. Al posto della Tana delle Tigri troviamo un'altra organizzazione criminale
chiamata "Federazione Spaziale" con a capo il ricco petroliere arabo
Hassan, il cui scopo è quello di distruggere la Federazione di wrestling
NJPW (New Japan Pro Wrestling, federazione realmente esistita, fondata da Antonio
Inoki nel 1972). Ad indossare gli abiti dell'Uomo Tigre questa volta non è
pù Naoto Date, ma Tommy Haku (Tatsuo Aku nell'originale giapponese) un
giornalista cresciuto anche lui presso lo stesso orfanotrofio del suo predecessore
e anch'egli addestrato presso la Tana delle Tigri. Tommy farà di tutto
per nascondere la sua vera identità ai suoi colleghi giornalisti. Fra i
vari avversari che il nuovo Uomo Tigre affronterà ricordiamo gli Sparvieri,
che combattono con dei rapaci addestrati, così come i British Bulldogs
che combattono con i cani. La cosa che caratterizza questa serie è la comparsa
di atleti del wrestling e di altri sport realmente esistiti come Hulk Hogan, The
Butcher, Andrè The Giant, Tatsumi Fujinami e lo stesso Antonio Inoki. Negli
ultimi episodi a combattere ci saranno anche delle figure femminili, come Rita
ispirata a figure del catch giapponese come quelle di Madusa, Leilani Kai, Fabolous
Moolah e Mae Young. Anche
nel wrestling reale ci sono state parecchi atleti che si sono ispirati alla figura
dell'Uomo Tigre, primo fra tutti Satoru Sayama, meglio noto come Tiger Musk, che
decise di indossare questa maschera dopo aver vinto il combattimento contro il
campione Dynamite Kid. di
Gianluigi Piludu L'Uomo
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