MIMI
E LA NAZIONALE DELLA PALLAVOLO
Titolo
originale: Attack Number 1
Personaggi: Mimì Ayuhara (Kozue Ayuhara),
Midori Hayakawa, Hongo, Sutomu Ichinose, Daigo Inokuma(Ichiro
Hokawa), Jiro Yujima, Haruko Shimizu
Autore: Chikako Urano
Produzione: Shueisha, Tokyo Movie Shinsha
Regia: Eiji Okabe, Fumio Kurokawa, Yoshio Takeuchi
Nazione: Giappone
Anno: 7 dicembre 1969
Trasmesso in italia: 1981
Genere: Sportivo
Episodi: 104
Durata: 24 minuti
Età consigliata: Ragazzi dai 6 ai 12
anni |
Chi
non ricorda Mimì e la nazionale della Pallavolo?
Beh, a parte i giovanissimi, credo nessuno. Infatti la tenacia
e la dedizione di Mimì hanno conquistato milioni
di bambine e adolescenti (e non solo!). Mimì e
la nazionale di pallavolo è stato prodotto nel
1969 dalla Tokyo Movie Shinsha, con la regia di Okabe Eiji
e Kurokawa Fumio. La serie, composta da 104 episodi della
durata di 25 minuti ciascuno tratta dal fumetto manga Attack
Number 1 di Urano Chikako pubblicato fra il 1969 e il
1971 dalla casa deitrice giapponese Margaret. In Italia
la serie a cartoni animati è stata trasmessa per
la prima volta nel 1981 sulle varie e mittenti locali con
il titolo "Quella magnifica dozzina" e in seguito
nel 1983 con il titolo "Mimì e la nazionale
della pallavolo". Da ricordare la simpatica sigla.
Tutto
ha inizio quando Mimì Ayuhara e la sua migliore amica
Midori, che giocano nel Fujimi (la squadra della scuola),
vengono scelte per entrare a far parte della Nazionale Juniores,
impegnata nel campionato Mondiale che si svolgerà
in America. Ad informare le due giovani amiche è
il loro allenatore Ongo, il quale non mancherà di
incoraggiarle in vista del faticoso periodo di allenamenti
che dovranno affrontare nel Liceo di un'altra città.
Nella nuova scuola Mimì e Midori ritrovano due care
amiche, Caterina e Maddalena, e fanno la conoscenza di Sonia:
giocatrice di pallavolo tanto brava quanto superba! Ma ancor
peggio scoprono che il loro allenatore e Diego Nacchi (il
Mister), temutissimo per i suoi metodi durissimi: egli infatti
metterà a dura prova le giocatrici, sottoponendole
ad allenamenti estremamente faticosi, che assorbono gran
parte della giornata delle ragazze.
Un
giorno Mimi e Midori ricevono la visita dell'allenatore
Ongo, il quale si scontrerà apertamente con Nacchi
a causa dei suoi sistemi di allenamento. Nonostante ciò
il Mister rivela a Mimì la grande stima per il giovane
allenatore. La conversazione tra i due viene spiata da Sonia,
che immaginando di essere vittima di un complotto, sfida
Mimì: chi tra le due avrebbe segnato più punti
nella prossima partita amichevole avrebbe guadagnato il
titolo di capitano. Mimì accoglie la sfida, ma nel
vivo della partita si rende conto che questo scontro va
a svantaggio del gioco di squadra, perciò decide
di abbandonare le provocazioni di Sonia (anzi, la aiuta
a segnare più punti!), così da portare la
squadra alla vittoria. Poiché Mimì - diversamente
da Sonia - ha dato prova di comprendere l'importanza del
gioco collettivo, Mister Nacchi la designa capitano della
Nazionale; scelta che si rivela essere la migliore, perché
Mimì e compagne porteranno il Juniores alla vittoria
del Campionato Mondiale!
Dopo
il rientro dall'America, Mimì è ora impegnata
in Giappone nel torneo nazionale.Qui la sua squadra si prepara
allo scontro finale che si preannuncia difficilissimo, perché
il Fujimi deve competere con il Gidoi. Il Gidoi è
una squadra resa fortissima dal "attacco triplo"
dalle tre sorelle Aghisawa, le quali movendosi all'unisono
colpiscono la palla con una forza e un'imprevedibilità
tale da risultare impossibile da difendere. Infatti il Gidoi
va subito in vantaggio. Tuttavia l'allenatore Ongo non si
dà per vinto e suggerisce a Mimì di contrattaccare
le temibili avversarie con la tecnica della "palla
invisibile". Sulle prime il Fujimi recupera lo svantaggio:
le nostre giocatrici, sostenute da un acclamante tifo, sentono
di potercela fare, ma purtroppo Mimì si fa male al
polso, ciò le impedisce di battere il colpo vincente.
Quindi
il Godoi, non senza difficoltà ma meritevolmente,
si aggiudica la vittoria.
Superata
la disdetta per la perdita con il Godoi, Mimì e compagne
si preparano ad affrontare un altro temibile avversario:
la squadra del Tohnan, le cui giocatrici sono guidate da
un computer capace di prevedere le tattiche di gioco delle
rivali. Il computer, in cui sono state precedentemente registrate
le tattiche di gioco delle avversarie, suggerisce alle giocatrici
del Tohnan le mosse da fare per bloccare le azioni della
squadra rivale (il Fujimi). Chiaramente la stanchezza e
la sconcertante sensazione di gareggiare contro dei perfetti
robot, rendono lo scontro spossante per le ragazze del Fujimi.
Ma proprio quando impegno e buona volontà stanno
per cedere il passo alla sconforto e la sconfitta sembra
inevitabile, l'allenatore Ongo comprende il meccanismo del
computer (che ha cioè registrato le tattiche e le
mosse consuete della squadra). Dunque suggerisce a Mimì
e le altre di mettere in atto schemi di gioco imprevedibili.
Ciò e spiazza il computer e mette in difficoltà
le rivali "robot". Così il Fujimi recupera
lo svantaggio, fino ad ottenere una brillante vittoria,
acclamata dai tifosi in delirio!
Ma
non è tutto! Infatti Mimì dopo il campionato
giapponese si trova impegnata nella partita finale del torneo
intrascolastico, dove il Fujimi gareggia contro l'Aoba,
una squadra resa fortissima dalla giocatrice Yoshimoto,
il cui potentissimo attacco, "palla che si ingigantisce",
è imprendibile. Ma l'aspetto importante è
che tale partita risulta decisiva, in quanto la migliore
in campo diventerà titolare della Nazionale. L'esito
della partita è il seguente: il Fujimi, dapprima
in svantaggio, rimonta e vince lo scontro, grazie al contrattacco
di Mimì e della sua formidabile "schiacciata
sfuggente". Quindi Mimì entra in Nazionale.
Ad attenderla un lungo e faticoso allenamento, dopo il quale
ha inizio il Campionato Mondiale, dove il Giappone ottiene
importantissime vittorie e raggiunge la finalissima. Lo
scontro è con la Russia, squadra forte e molto competitiva,
in cui spicca la giocatrice Andreievna. La partita finale
si gioca nel palazzo dello sport di Sofia, in Bulgaria.
Sulle prime le giapponesi sono in vantaggio, ma ben presto
le agguerritissime russe, grazie anche alle potenti schiacciate
della Andreievna, recuperano lo svantaggio e vanno addirittura
in testa. Questo costringe Mimì a mettere in atto
l'attacco "goccia di ciclone": una schiacciata
tanto potente da lasciarla sfinita in campo. Dunque
il Mister prende la decisione di allontanare temporaneamente
Mimì dal campo per recuperare le forze. La stanchezza,
il tardivo rientro di Mimì, la tensione sono fattori
che fanno perdere alla squadra le speranze e la forza per
lottare (tanto più che le russe sono agguerritissime!).
Finché Mimì, lottando contro la stanchezza
fisica e mostrando ancora una volta la massima dedizione
alla Pallavolo e alle compagne, rientra in campo e conduce
la squadra verso una trionfale vittoria! Quindi Mimì,
incredula e commossa, viene conclamata la migliore giocatrice
del mondo e riceve, fra gli applausi di tutti, la Coppa
del Mondo!
In
seguito in Italia è stato trasmesso il cartone animato Mimì e le
ragazze di pallavolo (titolo originale Ashita e Attack), ma in realtà si
tratta di una serie diversa, composta da 23 episodi e prodotta dalla Nippon Animation,
che non ha niente a che vedere con il precedente cartone. Mentre un cartone animato
che ha qualcosa in comune con Mimì e la nazionale della pallavolo è
senz'altro Mila e Shiro,
in quanto Mimì è la cugina si Mila. di
Gianluigi Piludu
Tutti
i personaggi e le immagini sono copyright © Tokyo Movie
Shinsha, Urano Chikako e degli aventi diritto. vengono qui
utilizzati a scopi conoscitivi e divulgativi.
|