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Beyblade Metal Masters

Beyblade Metal Masters
© Takafumi Adachi, SynergySP
Titolo originale: Metaru Faito Beiburedo Baku
Personaggi:
Gingka Hagane, Kyoya Tategami , Benkei Hanawa, Kenta Yumiya, Madoka Amano, Yu Tendo, Tsubasa Otori, Ryuga, Masamune Kadoya, Hikaru Hazama, Ryuusei Hagane
Produzione: TV Tokyo, d-rights
Regia: Kunihisa Sugishima
Nazione: Giappone
Anno: 2011
Trasmesso in italia: 2011
Genere: Azione / Fantasy
Episodi: 51
Durata: 20 minuti
Età consigliata: Ragazzi dai 6 ai 12 anni

Beyblade Metal Masters è la seconda serie di Beyblade Metal Fusion (in totale si tratta della quinta stagione della serie anime Beyblade). Certo il peso dell'eredità lasciata dalle precedenti serie di risulterebbe pesante per qualunque anime e così è anche per Beyblade Metal Masters. C'è da dire infatti che, quasi inaspettatamente all'inizio, la serie Beyblade è riuscita a conquistare un'ottima fetta di pubblico giapponese, americano ed europeo, convincedo con dei personaggi sempre particolari e accattivanti, ma soprattutto riuscendo nell'utopico intento di riportare ai vecchi albori un gioco appartenente ad un'ormai passata generazione: la trottola. Questo antico giocattolo fa il suo secondo debutto in società, in un mondo del tutto diverso da quello lasciato anni orsono, per essere rinchiusa in polverosi scantinati o buie soffitte. Beyblade è dunque questo, un moderno successo che affonda le radici in un passato senza videogiochi o internet e anche quest'ennesima serie conferma l'interesse che i giovani d'oggi continuano ad avere nei confronti del passato, che ancora può concorrere con androidi e vampiri (moderni).

Gingka Hagane - Beyblade Metal Masters
© Takafumi Adachi, SynergySP

Il nuovo team sarà composto da Gingka Hagane, protagonista della nuova serie, che torna a gareggiare nel Campionato del Mondo, stavolta però con il nuovo Beyblade, Galaxy Pegasus W105R2F. Altro personaggio è Masamune Kadoya, membro del team di Gingka, e che, con il suo Beyblade Ray D125CS Striker, si proprone l'obiettivo di sconfiggere Gingka, così da poter diventare il blader numero uno. C'è poi Tsubasa Otori, che torna a far parte del gruppo, ma che, affiancato dal suo Earth Eagle 145WD, fa ancora i conti con il suo lato oscuro. L'ultimo combattente è infine Yu Tendo, pronto a vincere con il suo Flame Libra T125ES. In un gruppo di blades però non possono bastare soltanto i combattenti, e così spunta il nome di Madoka Amano, che è il meccanico del gruppo di Gingka, fondamentale inoltre nei suoi consigli durante i combattimenti. La nuova serie inizia con un nuovo personaggio, come se di nuovi non ce ne fossero già abbastanza, in questa nuova generazione di Beyblade. Infatti il gruppo di Gingka incontra Masamune, un forte blayder che si è messo in testa di sconfiggere Gingka stesso, diventando così a tutti gli effetti il blayder numero uno al mondo. Nonostante questo suo obiettivo però Masamune è un ottimo blayder e per questo entra a far parte del gruppo. La WBBA inaugura il nuovo "Beyblade World Championships", un torneo che vedrà scontrarsi quattro blayder per ogni paese del mondo. Tutti i più grandi combattenti si riuniscono per stabilire chi di loro sia il più forte in assoluto, e dunque il più grande blayder del mondo.

Tsubasa Otori - Beyblade Metal Masters
© Takafumi Adachi, SynergySP

L'idea della serie a cartoni animati stavolta è quella di dar inizio ad una trama che si distaccherà da quella precedente, con rari punti d'incontro con le passate storie e soprattutto, cosa che a molti non piacerà, con nuovi personaggi. Si tratta dunque di un sequel in alcun modo collegato ai precedenti capitoli della saga animata. C'è da dire però che in alcuni tratti questa nuova avventura non è riuscita del tutto a convincere gli appassionati, in parte delusi del cambio generazionale, e in parte non del tutto coinvolti da un inizio alquanto a rilento. Fortunatamente nel corso degli eventi l'anime si riprende, offrendo il meglio di sé soprattutto durante gli stessi primi episodi che durante i primi minuti potevano trarre in inganno. Qui infatti assistiamo alla presentazione, in ordine sparso e un po' confusionario, dei vari protagonisti e delle loro storie personali. Ciò su cui si è particolarmente puntato, anche stavolta è l'originalità dei loro caratteri, che risultano davvero bizzarri e proprio per questo accattivanti e capaci di trascinare anche i fan più scettici in questa nuova avventura. Per quanto riguarda i combattimenti si è pensato di accantonare, almeno in parte, alla componente fantastica e fantascientifica, che non sparirà mai dalla serie, anzi farà il suo ritorno trionfale nella parte finale dell'anime, ma che, durante la maggior parte di match, lascerà il posto ad una più realistica struttura tattico-strategica. Questa a mio parere è la miglior innovazione inserita nell'anime, che permette al pubblico di gustare un combattimento in cui ad avere la meglio non è solo il più forte, bensì il più astuto e intelligente. Colui insomma che è capace di sfruttare i difetti e le debolezze dell'avversario in modo da trarne vantaggio e vittorie. Ciò ovviamente aiuta anche a rendere meno ripetitiva la parte principale della serie, i combattimenti, i quali se fossero basati soltanto sulla forza o la componente fantastica, risulterebbero tutti uguali o quasi, soprattutto per quanto riguarda quelli di minor importanza.

Masamune Kadoya - Beyblade Metal Masters
© Takafumi Adachi, SynergySP

Dunque non soltanto Beyblade Metal Masters rivoluziona il mondo dei personaggi, ma aiuta l'intera serie a salire ad un livello più alto, evolvendosi e pur perdendo qualcosa dal punto di vista dell'intrigo della trama, riesce a donare qualcosa al mondo Beyblade: la maturità. Per quanto riguarda il doppiaggio è indubbio dire che in Giappone, come spesso accade, è stato svolto un lavoro eccellente, offrendo delle voci caratterizzanti al meglio i vari personaggi. Cosa che purtroppo non si può riscontrare in Italia per ognuno dei protagonisti dell'anime. Del doppiaggio nostrano si è occupato lo studio "Merak Film" di Milano, il cui direttore è Graziano Galoforo. Le voci dei personaggi invece sono di Federico Zanandrea (Gingka), Simone D'Andrea (Kyoya), Monica Bonetto (Kenta), Jolanda Granato (Madoka), Giulia Franzoso (Hikaru), Patrizio Prata (Benkei) e Luca Bottale (Tetsuya). Non che si voglia mettere in dubbio la qualità del doppiaggio italiano, celebre come uno dei migliori al mondo, e anche stavolta, tutto sommato, il risultato li premia, anche se la scelta di alcune voci potrebbe far sorgere qualche dubbio. Infatti soprattutto il protagonista principale, Gingka, presenta una tonalità molto spesso eccessivamente seriosa e profonda, cosa che evidentemente va a scontrarrsi con il suo carattere allegro e stravagante. Questo, soprattutto per chi ha già seguito la serie in lingua originale. rappresenta una vera e propria nota stonata, dal momento che è indubbia l'importanza della voce nella caratterizzazione di una qualsivoglia personaggio sullo schermo. Del tutto positivo invece l'impatto che si ha ascoltando la sigla italiana, che offre una musica orecchiabile e sfoggia un'ottima prestazione da parte di Giorgio Vanni. Sotto questo aspetto invece in patria il giudizio va suddiviso tra la sigla iniziale e quella finale. La prima infatti delude altamente, anche se mostra un'ottima animazione, a differenza della seconda che risulta davvero affascinante.

I creatori di questa serie sono: Takafumi Adachi, autore dell'anime, Kunishisa Sugishima, il regista, e Katsumi Hasegawa, lo sceneggiatore. Dell'animazione poi se ne è occupata la SynergySP, mentre delle musiche Neil Perfitt e Scott Buscis. In Italia la serie partirà su Italia 1 (stessa rete che si è occupata della trasmissione in chiaro delle precedenti serie), subito dopo la fine della trasmissione dell'ultimo episodio del primo capitolo di questa nuova versione di Beyblade (Beyblade Metal Fusion), che avverrà sabato 10 luglio, così da conferire al pubblico una maggiore sensazione di continuità. Soprattutto però questa scelta è stata effettuata per dare man forte al mercato dei giocattoli beyblade, che aveva subito un brutto colpo d'assestamento quando la casa produttrice dell'anime aveva deciso di eliminare i vecchi beniamini dal progetto, causando un forte disamore degli appassionati più fedeli. La trasmissione di Beyblade Metal Masters partirà dunque dall'11 settembre 2011, e sarà trasmessa per intero il sabato e la domenica dalle 10,00 di mattina, per un totale di 51 episodi (proprio come Beyblade Metal Fusion), che ne fanno una serie alquanto corposa.

Benkei  - Beyblade Metla Masters
© Takafumi Adachi, SynergySP

Il netto cambio di rotta dell'anime, che ha abbandonato lungo la via i suoi storici protagonisti, ha sconvolto il mondo dei fan dei blayder. Già da un po' di tempo prima della nascita di Beyblade Metal Fusion giravano delle voci riguardo un possibile "restyling" dell'anime, e la delusione per l'avverarsi di quel pronostico è ancora viva, tanto da coinvolgere anche la seconda stagione del nuovo corso. Certo però che in molti continuano a seguire l'anime, anche se stravolto dai mutamenti, ma si può dire che gli appassionati delle trottole si sono suddivisi in due fazioni contrastanti. I primi infatti adoravano la serie originale soprattutto perché composta da determinati personaggi, ai quali tutti si erano affezzionati e che, a parer loro, erano la vera forza trainante della serie, al di là della trama generale e dello stesso gioco dei beyblade. Questi dunque apprezzavano lo sviluppo umano dell'anime, e paragonano la fine di Beyblade a quella di un altro mostro sacro degli anime di ultima generazione "Yu-gi-oh". Anche per quest'altra serie infatti avvenne una cosa del genere, con la totale soppressione dell'anime originale e conseguente scomparsa di tutti i personaggi, compreso il protagonista (che dava il nome alla serie stessa). L'altro schieramento invece è quello degli amanti del gioco dei beyblade, che a dir la verità rappresentano la schiera di quelli che permettono al mondo delle trottole d'esistere ancora, comprando i giocattoli della serie e facendo di Beyblade un progetto ancora oggi capace di produrre profitti elevati, il che è ormai il principale obiettivo di questi anime sempre più legati a doppio filo al marketing dei giochi di carte o altro. Questi fan pongono dunque al primo posto il gioco che dà il nome all'anime, piuttosto che ai suoi beniamini, lasciandosi coinvolgere dai vari avvincenti combattimenti piuttosto che dall'evoluzione dei caratteri di ogni singolo personaggio. La verità però come sempre sta nel mezzo, e non mi sento di dar ragione interamente a nessuna delle due fazioni. E' indubbio che la serie abbia subìto un vero e proprio stravolgimento, mettendo tra l'altro seriamente a rischio gli introiti provenienti dal mercato dei giocattoli e da quello dello share televisivo. C'è da dire però che, analizzando il risultato come osservatore esterno, il risultato finale non è nient'affatto male. Dal punto di vista dell'animazione infatti si può riscontrare un deciso miglioramento, e per quanto riguarda i combattimenti la componente strategica è l'ideale nella struttura di questo anime. Le migliorie apportate però non possono riempire il vuoto lasciato dalle vecchie star dello show, e i più sentimentali questo non potranno perdonarlo mai. Fonte: www.cartonionline.com

Beyblade Metal Masters è copyright © Takafumi Adachi, Tatsunoko Production e degli aventi diritto, i nomi e le immagini vengono qui utilizzati a scopi conoscitivi e divulgativi.

Video di Beyblade Metal Masters


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